Matilde Mancini esplora il legame tra materia e femminilità con sculture in legno d'olivo e bronzo, creando forme metamorfiche che sfidano il tempo e riflettono la connessione tra il materiale e l’etereo. Le sue opere sono in continua evoluzione, ispirate a capolavori come "Apollo e Dafne" di Bernini, senza significati fissi ma con una spinta ascensionale. Il concetto di "gettatezza" di Heidegger permea il suo lavoro, invitando l'osservatore a interpretarlo personalmente. Le sculture, dinamiche e organiche, esplorano emozioni interiori e il dialogo tra uomo, donna e natura. Matilde Mancini suggerisce una pacificazione contro la distruzione del pianeta, creando monumenti alla vita e alla resistenza.
