2025 | “Super Madonne” – Brescia (Maggio 2025)
Michel Oz presenterà la serie Super Madonne, un progetto in cui l’iconografia sacra viene reinterpretata in chiave pop e contemporanea. Attraverso collage e tecniche miste, l’artista esplora il contrasto tra il sacro e il profano, la tradizione e la cultura urbana.
2025 | Booming Art Show – Bologna (Febbraio 2025)
Partecipazione a Booming, la fiera dedicata all’arte emergente e sperimentale. Qui Michel Oz ha presentato una selezione di opere che fondono street art e tecniche pittoriche, consolidando il suo stile distintivo.
2024 | Fiera della Nuvola – Roma (Novembre 2024)
Michel Oz ha esposto i suoi lavori alla Fiera della Nuvola, un evento di grande rilievo nel panorama artistico romano. Le sue opere, caratterizzate da texture stratificate e colori vibranti, hanno attirato l’attenzione di critici e collezionisti.
2024 | “Paredes” – Ambasciata Argentina, Roma (Maggio-Giugno 2024)
Mostra personale che ha esplorato il linguaggio urbano attraverso frammenti di poster strappati e rielaborati. L’artista ha lavorato su superfici ispirate ai muri delle grandi città, creando un dialogo tra arte e spazio urbano.
Paredes ha rappresentato una riflessione sull’identità e sulla memoria delle città, trasformando la materia effimera della strada in opere d’arte.
2023 | “Chaplin: L’Uomo Dietro il Mito” (2023)
Esposizione dedicata alla figura di Charlie Chaplin, in cui Michel Oz ha reinterpretato il mito dell’attore attraverso una serie di collage e installazioni. La mostra ha messo in luce il lato umano del grande artista, mescolando elementi cinematografici e street art.
2022 | “From Street to Gallery” – Ambasciata Argentina, Roma (2022)
Questa mostra ha segnato una tappa fondamentale nel percorso di Michel Oz, documentando la sua evoluzione artistica dalla street art alle gallerie d’arte. Un viaggio visivo che ha evidenziato il passaggio dall’effimero al permanente, dal caos urbano alla ricerca di un’estetica raffinata.
Questo percorso mette in evidenza la crescita e l’evoluzione di Michel Oz, mostrando come la sua arte sia sempre in movimento tra sperimentazione, memoria urbana e rielaborazione visiva.