La mostra “Tra Fili e Luci”, nel cuore di Roma, presenta l’artista italo-argentina Lucia Calabrino, che esplora le sue origini attraverso l’arte contemporanea. L’esposizione si articola in due percorsi: “Atavico” indaga le radici familiari e la migrazione dall’Italia all’Argentina, con particolare attenzione alla città di Mar del Plata. Il secondo percorso, “Sguardo di donna”, riflette sulla complessità del corpo femminile, tra forza e fragilità, presenza e invisibilità. Le opere propongono un viaggio emozionale e introspettivo, spingendo lo spettatore alla riflessione. L’artista intreccia fotografia, lettere, mappe e memorie familiari per raccontare la sua identità. Il femminile emerge come figura centrale, forte e simbolica. La luce e l’ombra diventano strumenti per evocare sensualità e introspezione. L’arte di Calabrino trasforma l’individualità in memoria collettiva. La mostra invita a interrogarsi su temi universali come appartenenza, migrazione e memoria.
